La chiesa scacciadiavoli di Roma

chiesa santa maria del popolo

Opere di Caravaggio, Raffaello e Pinturicchio nella basilica di Santa Maria del Popolo considerata la “chiesa scacciadiavoli”di Roma

La chiesa scacciadiavoli di Roma, ai piedi del Pincio, fra la pizza del Popolo e le porta omonima è una delle più belle chiese rinascimentali di Roma. La chiesa, nascosta dal trionfalismo barocco e neoclassico di piazza del Popolo s’impone con una semplice cupola del primo Rinascimento (la prima di questo stile eretta Roma) e il suo campanile. La facciata è poco visibile dalla piazza, infatti, bisogna recarsi davanti la porta per ammirare la nitidezza delle sue strutture.

La basilica di Santa Maria del Popolo fu costruita nel periodo medioevale, da papa Pasquale I, per scacciare i diavoli che infestavano la zona, allora paludosa e ricca di pioppeti (da cui il nome populus = pioppo). Fu ricostruita per volere di Papa Sisto IV, fra il 1472 e il 1477, da architetti come Andre Bregno, Baccio Pontelli e probabilmente anche Meo del Caprino. Sotto Giulio II, nel 1508-1509, la chiesa ebbe importanti restauri a del Bramante. Successivamente, nel ‘600, sotto papa Alessandro VII Chigi, il Bernini la restaurò senza alterare le strutture rinascimentali.

Grandi personalità lavorarono alla costruzione e riassetto della chiesa di Santa Maria del Popolo ma se dobbiamo considerare le opere d’arte allora siamo davanti a un vero e proprio museo, dove l’arte del XV al XVII secolo è magnificamente rappresentata.

La leggenda del fantasma di Nerone e la chiesa di santa Maria del Popolo “scacciadiavoli”

La basilica fu edifica nel luogo del Sepolcro dei Domizi dove erano conservate le ceneri dell’imperatore Nerone. I romani consideravano quel luogo maledetto. Peraltro secondo la leggenda molti pensavano che la zona fosse infestata dal fantasma di Nerone che perseguitava gli abitanti della piazza. Per questo motivo, Papa Pasquale I preoccupato delle dicerie che si erano diffuse tra le cerchie di intellettuali romani, decise di distruggere il Sepolcro.

Inoltre, fece abbattere il “noce delle streghe” e i doppi che secondo logica lo circondavano, per edificare la chiesa scacciadiavoli.

La basilica di Santa Maria del Popolo: l’icona della Madonna di San Luca

L’icona che si trova sull’altare della chiesa è attribuita a San Luca. In passato era collocata nella basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente fu spostata, da papa Pasquale I, nell’attuale chiesa.

Le cappelle della basilica di Santa Maria del Popolo

Quasi tutte le cappelle conservano una struttura poligonale di tipo tardo-gotico e la chiesa è ricca di lapidi e tombe. Tant’è che a volte capita, inavvertitamente, di trovarsi sopra qualche momento sepolcrale.

TRANSETTO

Ai lati del transetto figurano due delle più belle cappelle della basilica di Santa Maria del Popolo realizzate entrambe dal Bernini.

  • Cappella Cerasi conserva dei famosi e drammatici quadri del Carvaggio, la “Conversione di San Paolo“, a destra, la “Crocifissione di San Pietro“, a sinistra.
  • Cappella Theodoli con una bella decorazione a stucchi e pala d’altare dedicata a “Santa Caterina d’Alessandria” realizzati da Giulio Mazzoni.

NAVATA DI SINISTRA

Le cappelle della navata di sinistra:

Presepio

La prima cappella a destra è denominata la “Cappella del Presepio” realizzata per volere del cardinale Domenico della Rovere e dedicata a San Girolamo. Sull’altare troneggia un bel dipinto della Natività con San Girolamo opera del Pinturicchio. Inoltre, la cappella è abbellita con dipinti della vita del santo di Tiberio d’Assisi e con sculture del ‘400.

Cybo

Cappella a croce greca realizzata nel XV secolo decorata da Pinturicchio e poi trasformata da Carlo Fontana per il cardinale Alderano Cybo. Sull’altare un dipinto di Carlo Maratta che rappresenta “l’Immacolata concezione tra i Santi“.

cappella-Cybo

Basso della Rovere

Realizzata nel 1484 per volere del cardinale Girolamo Basso della Rovere è stata dipinta da allievi del Pinturicchio e abbellita con un pavimento del XV secolo, in ceramica di Deruta.

Costa

Realizzata per volere del cardinale Giorgio Costa nel 1488, sull’altare figura un bel trittico che rappresenta “I Santi Caterina, Vincenzo e Antonio da Padova” realizzato dalla scuola del Bregno.

NAVATA DI DESTRA

Le cappelle della navata di destra:

Cibo Soderini

Nella Cappella Cibo Soderini è conservato un meraviglioso Crocifisso ligneo del XV secolo, le pitture delle pareti e della volta sono abbellite con “Storie della croce, angeli e profeti” realizzate da Pier van Lint.

Mellini

La pala d’altare rappresenta la “Vergine e san Nicola da Tolentino” realizzata da Agostino Masucci. Inoltre, nella cappella è conservato un bellissimo busto del cardinale Garcia Mellini capolavoro di Alessandro Algardi.

Chigi

La famosa cappella Chigi creazione di Raffaello conserva l’elegante figura di Giona che esce dalla balena eseguita dal discepolo Lorenzetto su preciso disegno del maestro. Il quadro dell’altare “Nascita della Vergine” è di Sebastiano del Piombo. Le statue delle nicchie, oltre a Giona, sono l’Elia, pure del Lorenzetto, Il Daniele e l’Abacuc, creazioni del Bernini, aggiunte ne l’600.
Notevoli le due tombe del Chigi, dalla curiosa struttura a piramide.

cappella-chigi

Del battistero

La cappella del battistero conserva opere di Andrea Bregno realizzate, inizialmente, per l’altare della chiesa.

La basilica scacciadiavoli: dove si trova

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