10 curiosità sulla Basilica papale di Santa Maria Maggiore conosciuta anche come la “Betlemme” di Roma
Nei giorni scorsi sono stata in visita in una delle quattro basiliche papali di Roma, Santa Maria Maggiore, che si trova a due passi dalla stazione Termini, sul colle Esquilino. Sono stata una marea di volte in questa bellissima basilica ma ogni volta entravo per una preghiera e non mi soffermavo mai ad ammirare le innumerevoli “virtù” di questo luogo sacro che non ha precedenti. Scopriamo insieme tutte le curiosità assolutamente da sapere sulla basilica papale di Santa Maria Maggiore per fare una visita davvero consapevole.
- Il miracolo della neve del 5 agosto
- La Basilica di Santa Maria Maggiore la Betlemme di Roma
- Il presepe più antico di Roma
- La Cappella Sistina
- L’icona Maria Salus Populi Romani
- La Colonna della Pace
- La Sperduta
- Lapide della famiglia Bernini
- La prima messa di Sant’Ignazio da Loyola
- Il Museo della Basilica Santa Maria Maggiore
Il miracolo della neve del 5 agosto
Secondo la tradizione la Vergine Maria apparve a papa Liberio chiedendogli di erigere una basilica in un luogo che gli sarebbe stato “suggerito”. Il giorno successivo, il 5 agosto, un’insolita nevicata imbiancò un tratto del colle Esquilino. Papa Liberio tracciò nella neve il perimetro della nuova Basilica e iniziarono i lavori di costruzione.
Ogni anno, il 5 agosto, per commemorare l’apparizione della Vergine si celebra una bellissima cerimonia nella basilica di Santa Maria Maggiore. Durante la messa dal soffitto della Basilica, in corrispondenza dell’ipogeo dove sono custodite le reliquie della mangiatoia di Betlemme, vengono liberati milioni di petali bianchi. Cittadini e turisti, con grande entusiasmo, assistono alla rievocazione del “miracolo della neve”.
La Basilica di Santa Maria Maggiore la Betlemme di Roma
Nel 432, papa Sisto III, volle ricreare all’interno della basilica di Santa Maria Maggiore il momento della nascita di Gesù Bambino riproponendo una “grotta della natività” simile a quella di Betlemme.
Da quel momento tutti i pellegrini che andavano in visita in Terra Santa riportavano a Roma un frammento della Sacra Culla (Mangiatoia), oggi custodite nella teca della Confessione, per donarli alla primitiva Basilica che assunse il titolo di “Betlemme di Roma”.
Il presepe più antico di Roma
La Grotta della Natività, realizzata per volere di Sisto III, fu molto a cuore anche ai suoi successori tanto che papa Nicolo IV, nel 1288 commissionò ad Arnolfo di Cambio delle statue che rappresentassero la Natività.
La Cappella Sistina
Nei susseguirsi dei secoli la Grotta della Natività subì diversi cambiamenti fino all’arrivo di papa Sisto V che nel 1585 fece erigere nella navata di destra una grande Cappella del SS. Sacramento detta anche Sistina. Grazie al lavoro dell’architetto Domenico Fontana, Sisto V, fece trasferire la “grotta della Natività” con tutte le sculture e le reliquie della mangiatoia nella nuova Cappella.
L’icona Maria Salus Populi Romani
Nella cappella Paolina o Borghese è conservata la più importante icona mariana di Roma: Maria Salus Populi Romani. Secondo la tradizione l’immagine è stata dipinta da San Luca con vari rifacimenti in epoca medioevale. L’immagine è rappresentata su un supporto di legno di cedro di stile bizantino.
L’icona ha acquistato il suo valore dopo che papa Pio XII proclamò il dogma dell’Assunzione di Maria nel 1950. Nel 1953, Pio XII, scelse di portare in processione l’icona di Maria Salus Populi Romani questo evento sancì l’inizio del primo anno mariano nella storia della chiesa.
Nei secoli gli esempi di devozione papale verso l’icona si sono susseguiti:
- nel 593 papa Gregorio I, durante la peste a Roma, portò in processione l’immagine per scongiurane la fine;
- nel 1571 papa Pio V pregò davanti l’icona per chiedere la vittoria nella battaglia di Lepanto;
- Giovanni Paolo II l’ha indicata come protettrice della GMG;
- Benedetto XVI ha invocato la Salus populi romani in molte occasioni;
- Papa Francesco l’ha invocata per chiedere la fine della pandemia Covid-19 che ha colpito il mondo.
La Colonna della Pace
Nel 1614, il pontefice Paolo V Borghese, stabilì la realizzazione di un’elegante colonna in marmo e travertino per opera di Carlo Maderno. Sulla sommità della colonna, sempre per il volere del pontefice, venne collocata una statua bronzea della Vergine Maria con Bambino di di Guillaume Berthélot.
La colonna è detta “della Pace” perchè è l’unica rimasta intatta delle otto colonne di marmo che ornavano la parte centrale della Basilica di Massenzio, chiamata nel periodo medioevale, Tempio della Pace.
La Sperduta
Il campanile della Basilica di Santa Maria Maggiore, alto 75 metri, è considerato il campanile più alto di Roma. La campana maggiore è detta “La Sperduta” e suona dopo le 21.00 per ricordare la “leggenda” della pellegrina che giunta a Roma a piedi per visitare le Basiliche si perse al calare della sera.
La mal capitata si rivolse in preghiera alla Vergine Maria, improvvisamente sentì la campana della Basilica suonare e seguendo i rintocchi si ritrovò nella piazza di Santa Maria Maggiore.
La pellegrina in segno di gratitudine lasciò una rendita alla Basilica affinché la campana suonasse ogni notte alle ore 2.00 poi l’orario fu convertito alle ore 21.00.
Lapide della famiglia Bernini
Accanto all’altare maggiore, in una semplicità disarmate, appare la lapide funeraria della Famiglia Bernini con incisa l’iscrizione “Nobile famiglia Bernini qui aspetta la Resurrezione”.
La prima messa di Sant’Ignazio da Loyola
Tra le 10 curiosità che riguardano la Basilica di Santa Maria Maggiore non posso tralasciare di segnalarvi quello che ho letto su alcune tavole proprio all’interno della Basilica stessa. Sembra, infatti, che proprio in questa Basilica, precisamente nella Cappella Sistina il giovane Ignazio Da Loyola celebrò la sua prima messa.
Il Museo della Basilica Santa Maria Maggiore
Il museo è stato inaugurato da Papa Giovanni Paolo II l’8 dicembre del 2001 in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione. Nel museo sono contenuti tutti i tesori della Basilica divisi in otto sale tematiche:
- Storia della Basilica;
- Cristo nel mistero della Natività e della Passione;
- La Vergine Maria venerata con il titolo di Salus Populi Romani e vari Santi: Carlo Borromeo (che fu arciprete della Basilica dal 1564-1572), S. Pio V, ivi sepolto, B. Pio IX appena beatificato, altri Papi;
- Anni Santi del secolo passato;
- Arcipreti;
- Capitolo;
- Libri ed oggetti liturgici di Luigi Valadier;
- Reliquiari e opere varie.
Dove: Piazza di Santa Maria Maggiore
Contatti: 0669886802 | museo.smm@basilica.va
Orari: Tutti i giorni ore 9.00 alle 18.30
Biglietto di ingresso: € 3,00 (€ 2,00 per studenti e over 65)
Visita (Loggia delle benedizioni, Sala dei Papi e Scala del Bernini): € 5,00: visita guidata con guida interna – Durata 30/35 minuti
Scavi Archeologici: € 5,00 (€ 4,00 per studenti e over 65) visita guidata con guida interna – Durata 30/35 minuti
Visita guidata alla Basilica: € 5,00: ogni ultimo sabato del mese con partenza alle alle ore 10.00 – 11.00 e 12.00
Per approfondire:
Le tre basiliche minori di Roma: itinerario alla scoperta del sacro
Se volete scoprire i miei itinerari religiosi seguitemi anche sulla pagina Facebook e su Instagram.