La storia del Presepe di Greccio per “Far memoria del Bambino nato a Betlemme”
Il Natale si sta avvicinando e nell’immaginario collettivo “Natale” è albero, regali, luminarie, famiglia, dolci e molto altro. Frequentemente mi domando per quanti il Natale è “rievocazione della nascita di Gesù Bambino”?
Quanti fanno ancora il presepe a Natale come avveniva secoli fa nel piccolo borgo di Greccio?
Se i vostri cuori sentono che il Natale non è consumismo ma ha uno scopo molto più alto allora vi consiglio una visita al Presepe di Greccio (Rieti) dove per la prima volta nella storia San Francesco d’Assisi ha “fatto memoria del Bambino che è nato a Betlemme”.
Il primo a raccontare l’episodio del Presepio di Greccio è fra Tommaso da Celano che scrisse la prima biografia di San Francesco.
La Vita sancti Francisci è stata approvata nel 1229 da Papa Gregorio IX. Il testo è diviso in due parti. La prima parte della biografia culmina con il racconto del Natale di Greccio per sottolineare l’importanza di questo momento storico nella vita di “Poverello di Assisi”.
La storia del Natale di Greccio
L’episodio del Presepio avviene nel 1223 tre anni prima della morte del santo, presso il villaggio di Greccio, il giorno di Natale. Quest’anno ricorrono Ottocento anni dalla prima rievocazione della Natività realizzata da San Francesco.
Secondo il racconto di Tommaso da Celano in quel periodo nella contrada Francesco conobbe un nobile di nome Giovanni “di buona fama e di vita anche migliore”.
Francesco fece chiamare Giovanni, quindici giorni prima della ricorrenza del Natale, e gli disse:
“Se desideri che celebriamo a Greccio la presente festa del Signore, affrettati a precedermi e prepara diligentemente quanto ti dico. Voglio infatti far memoria del Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come fu posto sul fieno tra il bue e l’asino”.
La rievocazione di questo momento storico sottolinea “l’umiltà dell’incarnazione” come la definiva San Francesco. Un Dio onnipotente che si è fatto uomo, si è incarnato nel seno della Vergine Maria ed è venuto al mondo indifeso come un bambino e povero come l’ultimo degli ultimi nella grotta di Betlemme.
Se mi fermo a pensare è impressionate e commovente come tutto questo sia in grandissimo contrasto con il mondo di oggi.
I miracoli del Natale di Greccio
Torniamo per un momento nel 1223, il giorno di Natale, durante la celebrazione eucaristica, nel luogo dove venne rappresentata la memoria della nascita del “Bambino di Betlemme” con il bue, l’asino, la mangiatoia e il fieno (unici elementi presenti sulla scena) un “uomo virtuoso”, che sembra essere identificato proprio con il nobile Giovanni, ebbe una visione.
“Vedeva un bambinello che giaceva nella mangiatoia, e vedeva il santo di Dio (San Francesco) avvicinarglisi e destare quel bambino come dal torpore del sonno”.
Questo è il primo avvenimento straordinario legato alla storia del Presepe di Greccio il secondo avvenimento è rappresentato dai miracoli avvenuti per mezzo del fieno che la sera di Natale è stato posto sulla mangiatoia.
Nella regione circostante molti animali colpiti da diverse malattie furono liberati dopo aver mangiato questo fieno e donne che soffrivano per un parto lungo e doloroso mettendosi addosso il fieno partorirono felicemente.
Anche uomini e donne accorsi nel luogo della rievocazione con diversi mali hanno ottenuto la guarigione.
Il luogo della mangiatoia è stato consacrato come altare del Signore e sopra è stata costruita una chiesa dedicata a San Francesco. “Affinché dove un tempo gli animali hanno mangiato il fieno, là gli uomini possano mangiare, per la salvezza dell’anima e del corpo”.
OGGI, IN QUESTO LUOGO SANTO, OGNI GIORNO, ALLE ORE 8.00 VIENE CELEBRATA LA MESSA DAI FRATI FRANCESCANI DEL SANTUARIO.
Dove: 02045 Greccio RI
Contatti: 0746750127
Orario visite: 9.00 – 18.00 (ora solare) | 9.00 – 19.00 (ora legale)
Orario Sante Messe: feriale ore 8.00 nella Grotta del Presepe | Festivo 10.30 – 12.00 – 18.00 (17.00 orario solare)
INIZIATIVE PER I GIOVANI: rivolgersi a Padre Stefano Maria Sarro www.contattoeffe.org
Analisi iconografica del Presepe di Greccio
Nella grotta si conserva un affresco di scuola Giottesca del XIV secolo attribuito a Maestro di Narni. L’affresco rappresenta il Natale di Betlemme e il Natale di Greccio posti in sequenza.
A destra si può notare la natività con Maria che allatta il Bambino Gesù, gesto che sottolinea l’umanità del Figlio di Dio. Nella parte sinistra della scena si trova San Giuseppe in atteggiamento di ascolto che sottolinea la sua totale disponibilità alla volontà divina.
A sinistra siamo proiettati nella scena del presepe di Greccio con San Francesco in abito diaconale in adorazione davanti al Bambino Gesù adagiato sulla mangiatoia. Il Sacerdote celebra l’eucarestia e dietro a San Francesco si trovano Giovanni Velita con la moglie Alticama e altri personaggi del posto.
Nella parte sinistra troviamo l’immagine di Santa Maria Maddalena patrona degli eremiti.
Il Presepe vivente Greccio
Quest’anno purtroppo la rievocazione storica del Primo Presepe Vivente al mondo che avviene presso il Santuario di Greccio dal 24 dicembre al 6 gennaio è annullata.
La rappresentazione vuole ricordare il 1223 quando San Francesco con l’aiuto di Giovanni Velita riuscì a rappresentare la grotta di Betlemme nell’Eremo.
Dal 1972 la rappresentazione del Presepe Vivente è curata dalla Pro loco di Greccio.
Solitamente, per assistere alla rappresentazione erano allestite delle tensostrutture riscaldate con oltre 2000 posti a sedere.
Giorni e orari: il 24 dicembre ore 22:30. Il 26 e 28 dicembre alle ore 17.30. L’1, 2, 6 e 8 gennaio 2024 alle ore 17.30
Info: ampie tribune.
Un ringraziamento particolare a Padre Stefano Maria Sarro o.f.m. che mi ha accompagnato nella visita al Santuario di San Francesco, con semplicità ma anche con grande preparazione mi ha raccontato la storia del presepio di Greccio e dei luoghi dove il “Poverello di Assisi” ha passato l’ultimo periodo della sua vita.
La figura di San Francesco ha sempre esercitato un grande ascendente su di me, principalmente per il grande esempio di vita che ha dato al mondo e per gli ideali a cui si ispira la regola francescana. Quegli stessi ideali così difficili da ritrovare oggi.
Padre Stefano con il suo racconto e con i suoi modi gentili mi ha ricordato che nel mondo esistono ancora persone in grado di donarsi agli altri. Quest’anno la notte di Natale ricorderò con emozione il momento passato davanti al Presepe di Greccio.
LEGGI ANCHE: COSA VEDERE A GRECCIO NEL CENTRO STORICO
Pingback: La Valle Santa e San Francesco: itinerario alla scoperta dei 4 santuari