Novena di Natale storia e tradizione

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La novena di Natale si recita per nove giorni dal 16 al 24 dicembre per prepararsi alla festa della nascita di Gesù

In casa mia recitare la novena di Natale è una tradizione. Il libretto malconcio con i testi delle preghiere di Natale passa di mano in mano e viene consumato dagli occhi vispi e le mani vissute dei nonni per poi passare agli occhi attenti e alle mani veloci dei nipoti. Forse, negli anni, le pagine si sono sgualcite, alcune sono strappate, altre sono andate a finire chissà dove ma la tradizione perdura.

Ogni anno, dal 16 al 24 dicembre, tutti sappiamo che, per nove giorni consecutivi, abbiamo un impegno preso con la famiglia. Preghiamo con il cuore per coloro che nella famiglia non ci sono più ma che dal cielo, in comunione con noi, pregano la novena che ci hanno insegnato. L’impegno è massiccio! Ricordiamo chi c’è e chi c’è stato, con la volontà di trasmettere questo libretto con la novena di Natale stropicciato e scolorito anche a quelli che verranno.

Le origini della novena di Natale

Sapete quali sono le origini di questa novena? Nella Chiesa dell’Immacolata di Torino, nel 1720, un gruppo di missionari vincenziani recitarono per la prima volta la novena di Natale. Mancavano nove giorni alla celebrazione del Natale e nella famiglia di missionari vincenziani ci si preparava a contemplare il mistero della venuta di Cristo.

Fu Padre Carlo Antonio Vacchetta “maestro di sacre cerimonie e prefetto della chiesa e del canto” a comporre i testi e la musica, in latino, per celebrare la festa della nascita di Cristo. Infatti, proprio a Padre Carlo sono attribuiti i testi della Novena di Natale.

Questo “pio esercizio” praticato dai missionari vincenziani si è diffuso prima in Piemonte e poi in Italia grazie alle missioni popolari e anche per volontà della marchesa di Caluso Gabriella Marolles delle Lanze.

La marchesa rimase vedova ed iniziò a frequentare assiduamente la Chiesa dell’Immacolata per ricevere consolazione delle sue pene. La marchesa scoprì la bellezza della vita contemplativa, della preghiera e della pratica della novena di Natale. Tanto rimase commossa da questo pio esercizio che s’impegnò alla sua diffusione. Infatti, nelle sue disposizioni testamentarie stabilì che si recitasse “ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena”.

La tradizione gregoriana

La versione più famosa della novena del Natale è la nota melodia gregoriana. La melodia è nata sulla scia del testo in latino che è recitata in italiano secondo la traduzione dei monaci benedettini di Subiaco.

Il significato: “coltivare l’attesa”

La chiesa accompagna i fedeli a coltivare l’attesa. Infatti, insieme le pratiche “ufficiali” dell’Avvento ci sono anche le “pie pratiche” come le preghiere del Natale e la novena. Il testo della novena si rifà alle profezie sulla nascita di Gesù contenute nell’Antico Testamento. In modo particolare è sottolineata la gioia e l’attesa per la venuta del Messia.

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