Tappa 23 della Via Francigena: da Pontremoli ad Aulla

Tappa 23 della Via Francigena

Alla scoperta della tappa 23 della Via Francigena, in Lunigiana, tra antiche pievi, reliquie di santi e paesaggi suggestivi

È iniziato da Pontremoli, “la porta della Toscana”, il mio cammino lungo la tappa 23 della Via Francigena, grazie al progetto ISAC innovativi, sicuri e accoglienti cammini religiosi, in collaborazione con la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, ho scoperto dei luoghi senza tempo percorsi anticamente dai pellegrini.

Partenza: Pontremoli, piazza della Repubblica.
Arrivo: Aulla, Abbazia di San Caprasio.
Lunghezza: 32,25 km.
Dislivello in salita: 500 m.

Tappa 23 della Via Francigena: da Pontremoli ad Aulla

La tappa numero 23 della Via Francigena, da Pontremoli Aulla, è abbastanza impegnativa, si sviluppa lungo la valle del Magra con diversi tratti in salita.

Il mio consiglio è quello di spezzare la tappa e sostare a Filetto per approfittare delle bellezze del paesaggio, ammirare i panorami e i luoghi sacri sparsi lungo il cammino.

Lasciato il centro di Pontremoli si segue il tratto che passa nei pressi della chiesa della SS. Annunziata. Dopo un tratto di strada sterrata, il sentiero prosegue verso la pieve di Sorano, chiesa del VI secolo che si trova a poca distanza da Filattiera.

Percorsi i vicoli del centro storico si raggiunge la pieve di San Giorgio e proseguendo lungo la valle del torrente Monia si raggiunge Filetto, dove vi consiglio di fermarvi per la notte. A Filetto trovare alcuni B&B dove fare sosta e mostrando la credenziale del pellegrino otterrete un prezzo agevolato.

Proseguiamo il cammino che ci conduce alle case di Virgoletta e dopo un fontanile, si torna a camminare attraverso il bosco, in circa 6 km siamo a Fornoli.

Si arriva su un nuovo percorso realizzato lungo il tracciato ferroviario e la tappa si conclude all’Abbazia di San Caprasio, nel centro di Aulla.

Cosa vedere a Pontremoli

Pontremoli definita “la porta della Toscana” rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della Lunigiana, in provincia di Massa Carrara.

La Lunigiana situata al confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, deve il suo nome all’antica città di Luni, porto fondato dai romani alla foce del fiume Magra per controllare la zona di confine e facilitare i trasporti del famoso marmo bianco di Carrara.

Nella preistoria questo territorio fu abitato da popolazioni che lasciarono un’importante testimonianza della loro presenza a partire dal IV millennio attraverso le statue stele, sculture antropomorfe scolpite a basso rilievo nella pietra arenaria, conservate all’interno del Museo delle Statue Stele lunigianesi “Augusto Cesare Ambrosi” del Castello del Piagnaro. Nonostante le numerose ipotesi fatte dagli storici, sul loro significato, rappresentano ancora oggi un enigma indecifrabile.

La città di Pontremoli fu menzionata per la prima volta nel 990 d.C. nel diario del viaggio di Sigeric, arcivescovo di Canterbury, dove parla delle tappe del suo pellegrinaggio per raggiungere la città di Roma.

Chiesa e convento della SS. Annunziata

Lungo il tracciato dell’antica via Francigena si trova il complesso monumentale della Santissima Annunziata, che rappresenta il più importante monumento quattrocentesco della provincia di Massa Carrara. In questo luogo, secondo la tradizione, si verificarono una serie di apparizioni della Vergine Maria a partire dal 1470; da qui, l’edificazione della grande chiesa con annesso il convento dei frati agostiniani.

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro è stata edificata ex novo dopo i bombardamenti del 1944. All’interno è conservato il celebre labirinto del pellegrino del XII secolo, una lastra di pietra arenaria scolpita che raffigura un labirinto corredato da undici cerchi concentrici sovrastati da due figure a cavallo, al centro dello stesso è presente il Cristogramma IHS, mentre nella parte bassa della lastra compare la scritta si currite ut comprehendatis (Corinzi 9,24), incitamento a percorrere la via della salvezza.

Il labirinto del pellegrino rappresenta uno dei reperti più significativi della Via Francigena.

Ex convento dei padri Cappuccini e chiesa di San Lorenzo martire

Questo grande complesso è stato costruito nella metà del Seicento ad est dell’abitato cittadino su una collina che sovrasta oggi la ferrovia. La chiesa del convento, dedicata a San Lorenzo da Brindisi e alla Madonna Immacolata, ospita una raccolta di reliquie di padre Pio di Pietrelcina. L’interno della chiesa conserva il fascino della semplicità francescana.

La biblioteca presso il Seminario Vescovile

Alla fine del Settecento, i frati minori abbandonarono Pontremoli, l’antico convento francescano venne adibito a Seminario Vescovile. Oggi al suo interno troviamo la biblioteca antica che raccoglie un grande patrimonio librario di provenienze, tematiche ed epoca e diverse.

Per informazioni: www.seminariodipontremoli.it

Chiesa di San Francesco

la chiesa di San Francesco, secondo la tradizione, è legata al passaggio del santo di Assisi a Pontremoli nel 1219. La chiesa detta anche di San Francesco fuori le mura fu luogo di sepoltura per i pontremolesi.

Tra le opere di rilievo troviamo, nella navata sinistra, il quattrocentesco bassorilievo in marmo policromo di Agostino di Duccio, che raffigura una Madonna con Bambino e una grande Crocifissione attribuita a Guido Reni, nell’abside una tela con San Francesco che riceve le stigmate di Giambettino Cignaroli. Infine, a destra dell’ingresso principale si trova una cappella con le reliquie di Sant’Orsola.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta è stata costruita come ex-voto, formulato il 13 giugno 1622, perché la Madonna salvasse la città da una terribile pestilenza, donando 12 libbre di cera alla Messa del mattino e partecipando alla processione serale.

È stata edificata su progetto di Alessandro Capra, nel 1636, sull’impianto della precedente chiesa medievale detta Santa Maria di Piazza di proprietà dei Cavalieri di Malta.

All’interno dell’abside sopra l’altare maggiore è conservata la preziosa immagine della Madonna del Popolo, scolpita in legno del XIII secolo.

Aperta tutti i giorni, orari: 7.30 – 12.00 e 16.00 – 19.00.

MUSEO DIOCESANO

A pochi metri dalla cattedrale di Santa Maria Assunta si trova il museo diocesano che raccoglie numerose testimonianze di arte, storia e fede, provenienti dal territorio della Lunigiana.

Informazioni utili: aperto nel fine settimana.

Dove dormire a Pontremoli

L’ospitale di San Lorenzo martire, ex convento dei padri Cappuccini, accoglie i pellegrini che passano da Pontremoli.

Cosa mangiare a Pontremoli

Al centro di tre regioni dalle forti tradizioni gastronomiche, Toscana, Emilia e Liguria, Pontremoli è diventata punto d’incontro di “cucine diverse” che si sono amalgamate nel tempo, dando origine ad una civiltà culinaria unica nel suo genere.

  • I TESTAROLI piatto tipico di Pontremoli, presidio slow food. L’impasto a base di acqua, farina e sale, viene cotto nei testi – da qui, appunto, il nome di “testaroli” – che sono dischi di terra refrattaria arroventati su fuoco a legna. Si ottiene così un disco di pasta rotondo dello spessore di qualche millimetro, simile a una crespella, da cui tagliare dei piccoli rombi che vengono sbollentati in acqua e conditi in diversi modi.
  • LA TORTA D’ERBI della Lunigiana, una torta salata fatta con erbe spontanee e verdure di stagione tritate e condite con olio sale e parmigiano racchiuse da due sfoglie formate da acqua sale e farina.
  • GLI AMOR di Pontremoli, dolcetti simbolo della cittadina con il cuore morbido a base di crema chantilly ma la cui ricetta è ancora oggi segreta e custodita gelosamente. 

DOVE TROVARE GLI AMOR: caffè Aichta degli Svizzeri, piazza della Repubblica.

LA STORIA: gli amor nascono come dolcetto svizzero, in quanto, durante l’età napoleonica molte famiglie migrarono dalla Svizzera in Lunigiana e aprirono botteghe e drogherie.

La Pieve di Sorano

L’importanza della Pieve di Sorano, è legata alla via Francigena, tappa fondamentale nel percorso dei pellegrini in cammino verso Aulla. L’edificio del X-XI sec., mostra un impianto a schema basilicale a tre navate con abside trilobato. La parte più ricca è quella dell’abside maggiore sulla quale si aprono tre monofore, con semi-colonne addossate a lesene con archetti rientranti. Alla sommità delle colonne sono presenti capitelli con forme umane o animalesche di repertorio medioevale.

Aulla e l’Abbazia di San Caprasio

Camminando lungo la tappa 23 della Via Francigena si raggiunge Aulla, incantevole borgo della Lunigiana, ricca di storia e di arte, perfetta per vivere un’esperienza autentica.

INFO UTILI | VIA FRANCIGENA TOSCANA

https://www.diocesimassacarrarapontremoli.it/progettoisac
APP scaricabile dagli store online

*post in collaborazione con progetto ISAC innovativi sicuri e accoglienti cammini religiosi per la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli.

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